CORTILI DI CAGLIO

Si è svolta a Caglio, domenica 7 luglio 2013, la manifestazione Sapori nelle Corti – mercatino dei produttori locali.

 

All’interno di suggestive corti di inizio 1900 era possibile assaggiare ed acquistare i frutti della terra dei produttori di eccellenza della Brianza e del Triangolo Lariano: vini, salumi, formaggi, confetture, dolci tradizionali e molti altri prodotti del territorio.

La giornata è stata arricchita da laboratori per i bambini, da una mostra di giochi in legno di una volta e dalla dimostrazione pratica della tosatura della pecora brianzola.

Nel corso della mattinata è stato anche inaugurato un nuovo spazio all’interno del borgo del paese in un punto in cui è stata recuperata un’antica ghiacciaia; all’inaugurazione era presente il Coro SS. Gervaso e Protaso di Caglio.

Chi è intervenuto alla manifestazione, ha avuto inoltre la possibilità di assaggiare, presso l’arena, un piatto di polenta “uncia” preparato con prodotti locali e il Paradell, un dolce tipico locale, una sorta di focaccia dolce a base di farina, latte e uova. Musica, animazione e spettacoli hanno fatto da cornice alla manifestazione per l’intera giornata che ha visto anche la partecipazione del coro CAI e del coro giovanile CAI di Bovisio Masciago.

 

 

Il paese di Caglio, considerato uno tra i più interessanti del Triangolo Lariano, è ricco di storia e tradizioni. Situato all’ombra del Monte Palanzone, Caglio era un tempo meta di villeggiatura piuttosto rinomata tra la ricca borghesia lombarda. Particolarmente affascinante l’antico borgo medievale con gli edifici in pietra, gli archi e un dedalo di viuzze su cui si affacciano tipiche corti rurali. Quando l’attività agricola era l’occupazione prevalente dei suoi abitanti e la loro vita era scandita dallo scorrere delle stagioni, il centro era l’anima del paese e le corti, addossate l’una all’altra, spesso si presentavano con una parte rustica destinata a stalla e fienile ed una parte abitativa in cui i contadini vivevano con le famiglie. Da questa tipologia di dimora ebbe inizio la diffusione di “corti chiuse”, con un nucleo centrale costituito da loggia e portico, a cui si accompagnano i vari rustici. Ogni corte esprimeva la singolarità del nucleo familiare che l’abitava e mostrava agli sguardi i tipici segni della vita domestica e rurale.

Ancora oggi, entrando nelle antiche abitazioni di Caglio, è facile cogliere i dettagli di queste tipologie costruttive, ormai testimoni di un’epoca lontana. (CRIS)

 

 

Foto e galleria di Enrico C

 

 

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