Una passeggiata questa della fine dello scorso anno: siamo partiti da Brivio alla volta del celebre Santuario della Madonna del Bosco.
Il giro è veramente elementare, di quelli che ci piacciono, quelli dove la cartina è quasi superflua e si cammina in piano. Unico impegno: guardarsi attorno.
Tempo: 2:20 a/r
Voto *****
Parcheggiata l’auto e attraversato il paese di Brivio si raggiunge l’alzaia che corre lungo l’Adda, la si percorre per due o tre chilometri prendendo per via Leonardo Da Vinci, prima, e per l’alzaia dell’Adda, poi, fino ad incontrare via Fiume dove una salita (unico dislivello) ci porta alla Provinciale 56.
Raggiunta la strada asfaltata, sulla sinistra si può già vedere il Santuario, raggiungibile in pochi minuti. Questo è l’unico punto un po’ pericoloso, per via del possibile traffico, ma poca cosa se si sta un po’ attenti.
Per il ritorno, niente di più facile che fare il percorso inverso.
Il giro offre molto: Brivio e l’Adda – forse ancora di più se visitati fuori stagione, in autunno, primavera o durante una giornata uggiosa – sono sempre affascinanti.
Brivio mantiene il taglio di un borgo medievale, conserva i resti del castello, propone lungo l’alzaia la casa di Cesare Cantù (con piccolo museo) e l’oratorio di San Leonardo.
L’Adda, affiancato da questo comodo sterrato (attenzione alle bici che se ne fregano un po’ di chi passeggia e dei bambini), più a valle è ricco di straordinarie sorprese: centrali idroelettriche, il traghetto – funzionante – disegnato da Leonardo, chiese, santuari e architetture industriali, segni di un tempo che fu, il tutto in una scenografia naturale che ha pochi rivali (vedere gli altri articoli che parlano dell’Adda sul nostro sito).
Infine, al termine del percorso da noi proposto, l’importante Santuario della Madonna del Bosco ad Imbersago, a pochi passi dal traghetto leonardesco.
Il traghetto di Leonardo ad Imbersago (foto Enrico Colzani)