Oh beato terreno del vago Eupili mio

Oh beato terreno del vago Eupili mio, ecco al fin nel tuo seno m’accogli; e del natìo aere mi circondi, e il petto avido inondi […] Austro scortese qui suoi vapor non mena: e guarda il bel paese alta di monti schiena, cui sormontar non vale Borea con rigid’ ale. […] Io de’ miei colli ameni nel bel clima innocente passerò i dì sereni tra la beata gente, che di fatiche onusta è vegeta e robusta.
(Giuseppe Parini)


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