Famosa per la Locanda dell’isola, per essere stata uno dei centri religiosi più importanti dell’alta Italia e perché è l’unica isola del Lario, l’Isola Comacina si raggiunge prendendo il traghetto da Como (o dai diversi scali distribuiti lungo le coste del lago). Alternativa è quella di arrivarci con piccole imbarcazioni-traghetto da Ossuccio.
L’isola in un’illustrazione presente su un cartello segnaletico del posto
Una volta sull’isola si incontra un ambiente che ricorda Robinson Crusoe e Venerdì o uno scenario di qualche gioco di ruolo fantasy: sembra di stare in un romanzo. E’ così che una volta sbarcati, percorrendo (a pagamento) l’unico sentiero presente che la circoscrive, si attraversano luoghi caratterizzati da una natura lussureggiante e da splendidi scorci panoramici. E’ così che si possono incontrare testimonianze medievali, siti archeologici, ma anche segni di una cultura artistica più recente (molte sono le installazioni di arte contemporanea) e alcune abitazioni storiche di chiaro pensiero razionalista (villette per artisti). Bella e suggestiva, nel punto più alto e solitario, domina la chiesa di San Giovanni.
Il sentiero del bosco è la traccia da seguire per la visita. E’ ben tenuto e sufficientemente segnalato. Si dipana lungo e attraverso ambienti suggestivi: dal viale del Poeta alla Casa-Torre, dalla Chiesa di San Giovanni Battista ai resti della basilica di Sant’Eufemia, dalle installazioni d’arte all’aperto alle Case per Artisti, fino al suggestivo Monastero dei SS Faustino e Giovita, per concludersi ai piedi della scalinata che porta alla Locanda dell’isola.
Un discorso a parte merita la Locanda dell’isola che, con un menù non proprio a buon mercato, ha visto passare tantissima gente più o meno famosa. Tra i tanti: gli “sfruttati” Brad Pitt e George Clooney, Alfred Hitchcock, Gianni Versace, Madonna, Sylvester Stallone, il Duca e la Duchessa di Kent, Barbara Streisand e molti, molti altri, a testimonianza di quanto il posto valga una visita.
La locanda è un luogo unico, esclusivo, diverso da tutti gli altri ristoranti. Il locale, aperto sul lago, è luminoso nei mesi più freddi ed ideale nella stagione estiva per l’atmosfera gradevolmente rinfrescata dalle brezze del lago. Simpatico ”il cotoletta”, titolare della locanda, che racconta sempre agli ospiti la leggenda dell’isola.
In alternativa, per un caffè o uno spuntino veloce, c’è un barettino/chiosco proprio dove attraccano i traghetti.
L’Isola Comacina è un posto veramente straordinario, da visitare almeno una volta nella vita. E possibilmente, portafoglio permettendo, fermandosi a pranzo o a cena dal “cotoletta”.
Foto GVMass