La pioggia l’ha fatta da padrona! Si programma la tal camminata ma… il tempo non promette niente di buono! Così abbiamo tutto il tempo necessario per una full immersion in cucina e dintorni.
Iniziamo con cooking shows, aperti a tutti i clienti di una nota catena di supermercati, tenuti da due cuochi d’eccezione Alberto Broggini e Sergio Barzetti.
Entrambi tengono corsi di cucina zona Varese (un po’ fuorimano per noi!) presso “La glassa delle fate”.
Broggini è chef all’Hermitage, nell’antico borgo di Lissago (Va). Barzetti è docente, cuciniere esperto, come ama definirsi, collabora con “La cucina italiana”, è noto volto televisivo della Prova del Cuoco ed autore librario.
Ci piacciono perché entrambi hanno anche a che fare con piante aromatiche e spontanee.
Broggini ci racconta che dal suo fornitore di frutta e verdura acquista anche tarassaco, ortiche e altre spontanee… Scopro alcune sue ricette che confermano quando detto: agnolotti di patate e tarassaco al pesto di rucola; raviolo verde all’ortica e tarassaco; millefoglie di sambuco e menta…
Barzetti non cucina un piatto senza aggiungere la mitica foglia d’alloro perché “dona un aroma particolare ed è di facile reperibilità… si può sempre rubare al vicino…” così confessa!
Nel suo giardino coltiva piante aromatiche diverse che danno sapore ai cibi limitando l’aggiunta di sale e l’uso del dado “da bandire!” dice!
La “creatura” che gli offro: un mazzolino di piante spontanee del prato di casa mia e vuole che sia immortalata per una nostra foto ricordo.
Grazie a voi, cuochi, per averci dimostrato che la semplicità fa GRANDI e un tocco di SPONTANEITÀ aggiunge quel tocco di SAPORE in più che non guasta mai!
PARLIAMO DI AGRINATURA
Passiamo ad Agrinatura: la fiera che valorizza il territorio, la natura e le nostre tradizioni culinarie e non, tenutasi ad Erba (Co) dal 25 al 28 aprile.
Altro duo ben noto in tivù, spesso ai fornelli della Prova del Cuoco: Luigi Gandola, del Salice Blu di Bellagio, esuberante e tutto pepe e Ambra Romani, afro-marchigiana, solare, creatrice delle “minimoys”dal cuore dolce e chef per un “catering fatto da sole donne” come precisa lei.
Luigi propone piatti tipici del lago: con la farina di mais, macinata più o meno fine, polenta per accompagnare i Missoltini, le balotte, il Toc mantecato con burro nostrano, formaggio stagionato e semigrasso. Seguono delle cialde di spinaci, servite con ricotta di latteria, zincarlin del San Primo e carpaccio celtico Marco d’Oggiono… un bel tricolore! Un risotto alle erbe aromatiche miste (e qualche foglia del mio aglio Orsino!). Per finire un dolce: pan di spagna servito con una crema di panna, yogurt di latte di capra e salsa di lamponi nostrani.
Ambra, interpreta e sorprende con i prodotti Marco d’Oggiono: Carpaccio Celtico con caponata di melanzane al cioccolato e crema di taleggio, pomodorini al limone fasciati di Collinetta e formaggio nostrano, Bresaola di Chianina con mousse di ceci e rosmarino e… petali arancione di un ranuncolo edule! Avevo preparato i fiori viola tenue di rosmarino che sarebbe stato possibile utilizzare come guarnizione a quest’ultimo piatto, ma… li ho scordati nel mio frigorifero! Se troverà un attimo di tempo tra i suoi molti impegni, magari un giorno accompagneremo anche Ambra alla ricerca di qualche erbaccia e fiore edule dei nostri prati.