Vi è mai capitato di estirpare pianticelle aliene nel prato di casa vostra o di passare un tosa-erba e provocare una piccola esplosione di minuscoli semi che vi colpiscono innocui ma decisi? Sono i semi rettangolari del Billeri o Crescione Primaticcio che non ha nulla a che fare con il più noto Crescione d’acqua, ma che lo ricorda per il gusto pepato anche se meno pungente. Provate a cercare queste rosette dalle foglioline tondeggianti che portano graziosi fiorellini bianchi e minuscoli baccelli o silique “aghiformi” anche tra gli incolti, tra i rimasugli degli orti, nei prati… avrete sempre a disposizione un buon ingrediente per arricchire di gusto insalate primaverili, per aromatizzare minestre, formaggi e patate cotte al vapore o per spalmare crostoni di pane se tritate con cipolla, aglio selvatico ed amalgamate con un buon olio extra vergine d’oliva.
Altra “erbaccia” infestante: il Lamio Rosso, viene da molti confuso con la vera ortica (Urtica dioica) urticante, ma è risaputo, ottima in cucina!
La nostra falsa ortica invece non punge, è ingentilita da piccoli fiori color porpora dal nettare dolcissimo a dispetto dell’odore nauseante emanato dalle foglie, odore che però scompare una volta cotte. Ho trovato una leggenda che narra di Lamia, regina della Libia ghiotta di bambini, e a lei si deve il nome di questa pianticella perché i suoi fiori sembrano ingoiare gli insetti che vi si posano a succhiarne il dolce nettare.
Che strano pensare… io da piccola, seguendo le orme di mio papà che ha sempre amato conoscere, utilizzare ed assaggiare le piante spontanee (da lui la mia passione!), staccavo i piccoli fiorellini e ne succhiavo la gocciolina dolce… io bambina ghiotta di Lamia (e non il contrario!) come una piccola ape in cerca di nettare.
Provate a decorare formaggi, piatti dolci e salati con i fiori purpurei e arricchire ripieni per ravioli, per involtini di carni o per un misto d’erbe con le foglie apicali di questo Lamio scottate per un paio di minuti e poi ripassate in padella… sarà una sorpresa!
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