“CIRCUMCAMMINATA” DEL LAGO DI ANNONE [parte terza]

 

 

ALTITUDINE partenza e arrivo: Annone – parcheggio al termine di via San Cristoforo – 260 mt s.l.m.

ALTITUDINE massima raggiunta: Annone – 260 mt s.l.m.

DURATA: 4/5 ore, a passo lento

CARTELLI INDICATORI: in parte

PERCORSO: ad anello (15/18 km)

●●●●●: percorso da Annone ad Isella  (parte prima) km 7 circa

●●●●●: percorso da Isella ad Oggiono  (parte seconda) km 6 circa

●●●●●: percorso da Oggiono ad Annone (parte terza) km 5 circa

●●●●●: percorso alternativo lungo via L. da Vinci (parallela alla ferrovia) passando per la località La Rossa, km 3 circa

 

 

Riposate e “satolle” al punto giusto, riprendiamo in direzione Annone.

Questo tratto di sentiero lo avevamo già percorso in compagnia di Pia in una giornata moooolto più limpida… (alcune foto si riferiscono, infatti, a quel “giro”).

Dal centro sportivo di Oggiono percorriamo un breve tratto di pista ciclopedonale lungo il lago, raggiungendo in breve la località Bagnolo.

 

 

 

Oltrepassiamo l’antica darsena del guardialago, che Stendhal paragona ad un “templio antico” nel suo diario di viaggio in Brianza (forse affascinato dalle colonne in unico blocco di granito, che si tingono d’oro alla luce del tramonto).

Giungiamo nei pressi di un’altra costruzione risalente alla prima metà del XVIII° sec. denominata Fontana di Bagnolo, un bell’esempio di lavatoio alimentato un tempo dalle numerose sorgenti che danno il nome a questa località. Le lavandaie Oggionesi, inginocchiate sulle lastre di serizzo, lavavano i panni in qualsiasi condizione meteorologica.

Lungo tutto il sentiero, e qui in particolare, le ornamentali bacche scure di Uva Turca o Phytolacca incorniciano il paesaggio. Attenzione però! Benché in passato il succo delle bacche venisse utilizzato come colorante alimentare e in aggiunta al vino, è altamente purgativo e, se ingerito come altre parti della pianta, può causare seri problemi. L’unica parte commestibile è data dai getti primaverili, consumati cotti come fossero asparagi, ma… bisogna essere ben sicuri che appartengano a questa specie e non ad altre simili e tossiche anche in “tenera età”.

 

 

 

Nei pressi del “centro remiero marinai d’Italia”, si può continuare, come avevamo fatto con Pia, lungo il sentiero a lago non molto ben segnalato, ma che offre ottimi scorci sul lago oppure, come abbiamo fatto io e Rita, si può rimanere sulla strada sterrata più a sinistra della biforcazione per il centro remiero, passando dall’azienda agricola Fratelli Pellegatta  e continuando verso destra in lieve discesa nei pressi di una cappelletta Mariana.

Siamo in zona Roncaccio, con le sue cascine, i campi coltivati, la vista che spazia tra il lago e i monti alle spalle… Continuiamo seguendo le indicazioni “pista ciclopedonale”.

 

 

 

Con Pia nei pressi del lembo di terra che quasi si unisce alla penisola di Isella, dove il bacino del lago detto di Oggiono, si immette in quello più piccolo verso Annone, avevamo deciso di tornare al punto di partenza (centro sportivo di Oggiono) seguendo il sentiero a ritroso, con Rita invece continuiamo, sempre seguendo il tratto più nuovo della ciclopedonale che in poco più di un’ora ci riporta al parcheggio di via San Cristoforo ad Annone terminando così la nostra “circumcamminata” dopo 6 ore all’aria aperta, tra soste per raccolta erbe e pranzo.

 

 

 

Prima di ripartire verso casa siamo curiose di visitare la chiesa di San Giorgio ad Annone, per ammirare il pregiato polittico che vi è custodito e per la bella posizione in cui è stata edificata intorno al XV° sec. in cima ad una collinetta che dominava il paese ed i campi circostanti, luogo ideale per poter alternare la vita contemplativa col lavoro agricolo di un tempo.

Al suo interno tre volontari stanno sistemando la chiesa per l’apertura straordinaria in occasione di Ville Aperte in Brianza. Con nostra sorpresa ci raccontano che il polittico, in legno scolpito e dipinto, non si trova più nella cappella laterale destra da anni! Quel che possiamo ammirare, per ora, è solo una fotografia!

Ma… avevamo letto che “la meraviglia di questa chiesa è il polittico…” Bah… chi scrive certe cose dovrebbe prima informarsi meglio! Comunque, aspetteremo il suo ritorno così come lo aspettano con ansia i tanti affezionati Annonesi!