L’avevo notato da piccolo, la prima volta, sulla collina che stava dietro la casa di alcune mie zie, due tipe strane, ma simpatiche, che mi avrebbero ricordato più avanti quelle del film “Arsenico e vecchi merletti”. Si stagliava nobile e ridondante con un tono un po’ altero. Io ancora non avevo gli strumenti per capire se quella strana architettura, preceduta da un bel viale di cipressi – architettura che mi ricordava il duomo di Milano – fosse da prendere sul serio o no.
Qualcuno, non so chi, mi aveva anche raccontato che lì fosse sepolto addirittura Luchino Visconti.
La verità non era lontanissima…
Lo chiamavano, e lo chiamano ancora, San Salvatore ed in realtà è il Mausoleo Visconti, una tomba di famiglia, una tomba nobile voluta dal duca Visconti di Modrone, in stile neogotico in marmo bianco di Carrara (quindi qualche ragione per “tirarsela” l’aveva).
Sta nel comune di Cassago, ma le mie zie hanno sempre sostenuto che quello fosse territorio di Renate, visto che stava a quattrocento metri in linea d’aria da casa loro.
Il “San Salvatore” è quasi sempre chiuso al pubblico tranne in casi eccezionali.
Cercandolo dalla parte di Renate potreste anche non trovarlo facilmente grazie all’edificazione selvaggia che il tempo, intorno, gli ha regalato.
Merita una visita sicuramente (le mie zie apprezzerebbero) per la suggestiva struttura e perché è bello venirci anche da soli qui. Camminando lungo il viale di cipressi la sensazione è di passeggiare in un dipinto di Arnold Böcklin, il simbolista.
Per saperne molto di più seguite link http://www.cassiciaco.it/navigazione/cassago/storia/chiese/salvatore.html, dove troverete contenuti molto interessanti e documentati.