Lago Pusiano, una storia che avvolge fascino e mistero (parte 2)

 

Numerosi cambi di proprietà hanno caratterizzato il Lago nel corso dei secoli, nel 1483 l’Arcivescovo di Milano concede l’affitto del Lago ad una famiglia privata chiedendo però in cambio un canone in denaro e imponendo l’obbligo di fornire un determinato quantitativo di pesce alla mensa arcivescovile in tempo di Quaresima. Di particolare rilievo per lo sviluppo del Lago l’arrivo, nel 1550, della Famiglia Carpani che nonostante ricorsi, querele e battaglie legali ne rimarrà proprietaria dal 1588 al 1765 quando un nuovo cambio di proprietà anticiperà l’arrivo dei Francesi. Per appannaggio imperiale, il bacino divenne patrimonio napoleonico. Proprio qui, in attesa della completa costruzione della Villa Reale di Monza, soleva trascorrere le proprie vacanze Eugenio di Beauharnais, viceré del Regno d’Italia, da cui l’attuale denominazione del Palazzo situato a Pusiano. La leggenda narra che questo Palazzo fosse preferito ad altri perché qui era possibile raggiungere la camera da letto senza scendere da cavallo; ciò era dovuto alla reale necessità di evitare le fucilate di eventuali attentatori: tanto rapido l’ingresso, meno tempo per prendere la mira. La storia racconta anche che nel 1816 il meccanico Locatelli eseguì il primo esperimento del “naviglio inaufragabile”, con ogni probabilità una barca dotata di particolari strumentazioni tecniche che la rendevano particolarmente resistente in caso di piogge o temporali. Della prova non restano però informazioni tramandate in forma scritta. È invece certo che, nel 1820, sul Lago Pusiano si vide il primo battello a vapore d’Italia, esperimento che gli Austriaci, nuovi dominatori dell’epoca, fecero presto tramontare sospettando che dietro quell’agire vi fosse un covo di carbonari. Risale al 1870 il nuovo passaggio di proprietà del Lago al Comune di Bosisio, fino all’avvento della società “Proprietari Lago Pusiano e annessi” che rilevo la proprietà del Lago e delle relative dipendenze. Così sino al 1922 quando le acque italiane divennero di proprietà demaniale come da decreto governativo emanato da Benito Mussolini, nel 1928 furono quindi attribuiti ai proprietari i Diritti di “Pesca, navigazione, far ghiaccio, taglio lische e piante acquatiche”. Al Lago Pusiano si lega anche la storia di Angela e Teresa Isacchi, due veggenti che nella seconda metà del XIX Secolo divennero meta di pellegrinaggi non solo dalla Lombardia, ma dall’Italia intera e dai nobili europei in transito. Alcune delle loro meditazioni, frutto di colloqui diretti con la Beata Vergine Maria, furono riportati su libri particolarmente diffusi fino all’inizio del ‘900. La storia racconta che predissero la caduta dell’Impero Austro-ungarico e la fine del potere temporale della Chiesa, fatti entrambi verificatisi a distanza di poco tempo.

 

(foto di LaRobi)