INVERIGO: LA PERLA DELLA BRIANZA

AUTORE: Andrea Crippa

 

DATA: 21 ottobre 2012

LOCALITÀ PARTENZA: Inverigo

LOCALITÀ ARRIVO: Inverigo

PROVINCIA: Como

ALTITUDINE PARTENZA: 232 m s.l.m.

PERCORSO AD ANELLO: si

VOTO PERCORSO:*****

DIFFICOLTÀ: semplice

CONSIGLIATO A FAMIGLIE CON BAMBINI: sì

DURATA MINUTI: 2:00 – 2:30

VELOCITÀ: passo lento

CARTELLI INDICATORI: sì

 

La sua bellezza gli valse il soprannome di “Perla della Brianza” e la giornata del FAI del 21 Ottobre 2012 ce lo ha confermato. Inverigo rimane tuttora ricca di un fascino d’altri tempi e di un’atmosfera bucolica nonostante l’uomo con spregevoli tentativi abbia cercato di deturparla. Il cammino che vi suggeriamo di ripercorrere per una tranquilla passeggiata, in cui allenare soprattutto i vostri occhi, parte dalla splendida Chiesa di Santa Maria della Noce, nei pressi della stazione delle Ferrovie Nord. Da qui, percorrendo via Trento e quindi via Alberto da Giussano, si giunge alla magnifica cascina di Pomelasca, dominata dalla tenuta della famiglia Sormani e dall’omonima villa, da cui è possibile godere un panorama mozzafiato sulle Prealpi lombarde. Proseguendo quindi lungo via Trieste e via Magni si giunge alla vasta area boschiva del Parco Regionale della Valle del Lambro dove è possibile far tappa all’Orrido, un tempo luogo ameno, ricco di acque e a tratti spaventoso, dove tuttora giace l’enorme ceppo roccioso, mentre l’acqua sgorga a rigagnoli per via del depauperamento delle falde acquifere. Sempre all’interno del Parco è poi possibile raggiungere la Chiesetta di Sant’Andrea al Navello, ora in fase di recupero architettonico e purtroppo oggetto di furti di opere d’arte da parte di ignoti. Proseguendo sempre nell’area verde è possibile ripercorrere l’antico profilo del viale dei Cipressi che ci porta ancora nei pressi di Santa Maria della Noce, fino alla sommità della scalinata del Castello Crivelli, da cui si gode di una spettacolare veduta su tutta la Brianza. Infine, dopo una piccola pausa sugli scalini secolari, è possibile raggiungere una statua di Ercole, ribattezzata “Il Gigante” dai locali, percorrendo l’omonima via che sbocca su un’altra scalinata. Essa costituisce la naturale prosecuzione verso ovest del viale dei Cipressi e dalla sua sommità è possibile raggiungere la Rotonda del Cagnola tramite un comodo sentiero. Storia e bellezze naturali sono qui intorno a noi, davvero molto più vicine di quanto si possa immaginare; basta solo esplorare un po’ per andare alla loro scoperta.