DA BRIOSCO A BRIOSCO

 

 

 

  •   Stamattina, domenica 17 (!) febbraio, mentre mi preparavo a trasformarmi in “exploratore della domenica”, mettendo gli scarponcini da trekking ho sentito una fitta sospetta alla schiena che non mi ha più permesso, poi, di trovare una posizione eretta. In questa posizione che ricordava quella cinematografica di Igor del mitico Frankenstein Jr, il primo pensiero è andato al Voltaren e il secondo a Franco che mi stava aspettando per andare a Sotto il Monte, paese natale di papa Giovanni Papa XXIII°, l’obiettivo dell’escursione della domenica.

“Acciderbolina” ho pensato (quello che però ho veramente esclamato è irripetibile) e ho telefonato subito a Franco per rimandare l’impegno.
Per questo motivo pubblico qui una camminata recentissima che pensavo di raccontare più avanti. La passeggiata in oggetto comprende i territori di Briosco e Fornaci, nella Valle del Parco del Lambro.

 

 

BRIOSCO – FORNACI – BOSCO DELLA GAGIADA (km 7.3)
Partenza: Briosco, piazzale cimitero di via Verdi
Velocità media: 3,4 km/h
Tempo: 1:50 / 2:00
Altitudine minima: 216 m
Altitudine massima: 295 m
(dati EasyTrails)
Voto ****



Perché consigliamo questa passeggiata? Perché è semplice, varia e veramente percorribile da chiunque.
All’inizio il percorso tocca il mulino Peregallo per costeggiare poi il Lambro (d’estate è sicuramente d’obbligo l’Autan) e si snoda attraverso prati e boschi, raggiungendo Fornaci luogo dove si possono trovare ancora botteghe artigiane per la produzione di cotto artistico.
L’escursione termina poi sulla collina nel Bosco della Gagiada, suggestivo bosco attraversato dal fiume Bevera, alle spalle del cimitero di Briosco.


IL GIRO

Gennaio, domenica umida (all’inizio minacciava pioggia) e vagamente nebbiosa.
Parcheggiata l’auto davanti al cimitero di Briosco, in via Verdi, abbiamo preso a destra per via Rossini, svoltando, dopo aver superato il ristorante Bel Sit, a destra per via Peregallo, per raggiungere via dei Mulini, dove è sito il conosciuto mulino Peregallo.

Ritornati in via Peregallo ci siamo incamminati di nuovo nella direzione del bosco attraversato dal Lambro, percorrendo il comodo sentiero che corre adiacente al fiume, arricchito da una una segnavia efficace e precisa (interessante notare come i cartelli presenti portino anche ad altri interessanti percorsi).

Arrivati alla tortuosa strada asfaltata abbiamo piegato a destra per oltrepassare il ponte sul Lambro alla volta di Fornaci.
Tenuta sulla destra una piccola chiesetta rossa, e superato un bar, nascosto dietro una siepe, si trova un grande cartello con una bella e grande mappa del territorio.
Proseguendo poi sempre sulla strada principale fino al bivio, svoltando a destra, siamo arrivati al centro di Fornaci, un paese che per tipologia e caratteristiche ricorda un villaggio da spaghetti-western, perché sviluppatosi sui due lati della strada principale.

Passata la chiesetta rossa di fine ottocento, abbiamo raggiunto una laboratorio/fornace che sta sull’angolo di via Molera.
Entrati in via Molera, siamo poi arrivati al bosco, percorrendo la stradina che oltrepassando una sbarra ci ha portato, prima sotto il cavalcavia della Strada Statale del Lago di Como e dello Spluga, e poi, tenendo la destra, ad un ponticello sul fiume Bevera da cui partono tutta una serie di sentieri.
Da qui in poi comincia l’ultima parte del giro. In una bella zona collinare, siamo entrati nel Bosco della Gagiada.

 

Sopra: il parcheggio / In mezzo, da sinistra a destra: il mulino in zona Peregallo, l’inizio del sentiero in via Peregallo e Franco a Fornaci (via Molera) / Sotto: un cartello che anticipa il Bosco della Gagiada

 

Seguendo le frecce rosse su fondo bianco e salendo a zig zag nel bosco, abbiamo trovato una recinzione che, tenuta sulla destra, ci ha permesso sempre seguendo le segnalazioni con le frecce rosse, di ritrovarci al parcheggio del cimitero da cui eravamo partiti.

Nell’ultima parte, purtroppo non proprio volontariamente (altrimenti non ci saremmo chiamati “exploratori della domenica”), abbiamo trascurato – non trovandola – una suggestiva zona detta dei “Tri Laghitt” ricca di polle d’acqua sorgiva, pesci e ninfee.

 

 

Immagini dello stesso percorso in estate. In basso a destra, il laboratorio artigianale all’angolo di via Molera, a Fornaci

 

Il Lambro all’inizio del nostro percorso e la comoda strada sterrata che lo costeggia

 

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