E’ proprio a Nesso (vedere informazioni nel “post” precedente) che abbiamo scoperto, attraverso le indicazioni di una persona del luogo, che una delle passeggiate preferite dagli abitanti del borgo è la Nesso-Careno, a piedi seguendo il marciapiede, passeggiata che viene nelle preferenze subito dopo la stessa Nesso-Careno, con ritorno in autobus.
Siamo lì, perché non provare? Il marciapiede ci fa da sentiero. E’ sicuro, largo, e ci permette di non perderci nulla né a destra né alla nostra sinistra. E a destra abbiamo il lago: bello, grande, tranquillo, magari con un cielo un po’ cupo.
La giornata in effetti non è delle migliori, ma ci permette di fare una considerazione: forse è proprio questo il tempo migliore per il lago. Quel mood che lo rende unico.
Camminando in direzione Careno, notiamo ville, terrazzamenti, viste e scorci, ora sorprendenti o ora solo curiosi. Proprio sotto di noi, al di là della barriera di protezione, c’è un mondo a sé. Un mondo che non avremmo mai conosciuto in auto.
Altro pensiero, altra considerazione magari banale: chissà quante cose ci sfuggono? Cose che ci corrono via per la nostra fretta e disattenzione.
Incontriamo persone. Gente che ha voglia di parlare. E conversare. Persone che sembrano uscite da racconti di qualche scrittore “lacustre” degli anni Sessanta.
Il lago ci accompagna, sempre sulla nostra destra, fino a Careno. A sinistra la montagna, anch’essa con le sue sorprese.
Arriviamo a Careno e prendiamo la prima stradina che incontriamo e che scende decisa verso il paese. Careno è frazione di Nesso ed è stato comune autonomo fino al 1928. La caratteristica forma a V, l’antico borgo affacciato sul lago e le montagne alle spalle lo rendono un angolo veramente unico. Per me sicuramente una sorpresa.
Enrico mi guida fino alla parrocchiale (chiusa? ma che strano!) dedicata alla Beata Vergine, attraverso il borgo che ben conosce e che ha più volte fotografato. Mi suggerisce degli angoli da fotografare. Penso che Careno abbia qualcosa dei paesini liguri.
Careno, foto Enrico C
L’obiettivo però è la chiesa di San Martino, proprio in riva al lago, vicino al lido.
Ci arriviamo e la troviamo… chiusa (toh… ma guarda!). In questo caso però il problema non si pone: le chiavi possono essere richieste da chiunque alla vicina Trattoria del Ponte.
La chiesa di San Martino è un suggestivo edificio romanico ad un’unica navata. L’ingresso avviene da un bel portichetto (con vista lago) laterale. Il campanile fu realizzato in un secondo momento. All’interno sono conservati affreschi di notevole interesse.
Chiesa di San Martino, foto Enrico C
Proprio a fianco della trattoria – e di conseguenza della chiesetta – approda il traghetto e quindi il tutto è visitabile arrivando anche dal lago. Potrebbe essere interessante, quindi, anche suggerire un percorso con partenza da Como con il battello, arrivo a Careno, per poi percorrere il “nostro” marciapiede per raggiungere Nesso, dove si può riprendere di nuovo il servizio navigazione per ritornare a Como.
Il biglietto, ci è stato detto, può essere acquistato direttamente a bordo.
Ultima informazione:
Presso Careno si può visitare anche la Grotta Masera.
Si trova a monte dell’abitato ed è raggiungibile in circa 20 minuti. È lunga 400 metri con un laghetto e un’ampia sala che presenta numerose impronte fossili di ammoniti.
Noi non ci siamo stati, informarsi meglio prima di andarci.