Nelle mie recenti “explorazioni” tra il lago di Oggiono e quello di Como mi hanno sorpreso le gioiose fioriture invernali dei tre alberi che ho fotografato. Un calore appena percepibile è bastato ai loro fiori per schiudersi; lo stesso calore di cui narra Volo nella citazione riportata e tratta dal suo libro “É una vita che ti aspetto”.
Un input per scoprire che ognuno di questi fiori audaci porta in sé qualcosa che appartiene anche a noi… donne. E gli uomini leggano! Per conoscenza… almeno.
LE DONNE SONO COME FIORI…
Come il fiore del Calicanto che non attende la primavera per inebriare
l’“aere” del suo dolce profumo! Delicate carezze di un tiepido sole
invernale bastano per un’esplosione gioiosa di stelle solo apparentemente
fragili che regalano protezione e conforto a chi le riceve.
Come il fiore del Corniolo da frutto, simbolo di solidità, di amore che
sfida le avversità.
Si narra che Romolo fondò la città eterna nel punto in cui,
piantata la sua possente lancia, nacque un Corniolo.
Che altro aggiungere! Forte, resistente, dispensatore di dolci bacche
carnose e scarlatte che, amorevolmente trasformate, sanno regalare
dolcezza e aroma ai piccoli e non più piccoli… golosi!
Come le infiorescenze della Mimosa che nonostante il loro aspetto delicato
nascondono forza e vitalità; simboleggiano l’innocenza, la libertà,
il pudore, l’autonomia.
Mimosa è… 8 marzo, simbolo scelto da donne italiane per commemorare altre donne,
americane, operaie, vittime di un incendio doloso (tutto al maschile!)
perché – per prime – decise a far conoscere al mondo le terribili condizioni in
cui erano costrette a lavorare.
Altri uomini gli Indiani d’America! Alla ragazza che aveva infuocato il loro cuore, loro teneramente regalavano un ramoscello di mimosa.
(ZIA STE)