Domenica mi sono ritrovato senza Franco, il mio consueto partner domenicale, ma con un gruppo di “exploratori” curiosamente assortito: mia sorella (con pressione particolarmente bassa), mio cognato (zoppo per un’entrata in scivolata rimediata a calcio il giorno prima), una nostra amica appassionata di montagna, e la coppia Elena (in scarpe da passeggio) e Paolo (l’esploratore musicista, in scarpe da tennis dalla suola liscia!). E ovviamente il sottoscritto. Caratteristica comune: ognuno di noi aveva un abbigliamento inadatto all’escursione più elementare. Meno male che dalla nostra c’era una splendida mattinata di sole! GVMass
Passeggiata del maggio 2013
VALMADRERA – SASSO DI PREGUDA – VALMADRERA (km 4,7)
Partenza: Piazza Rossé (o Rosé sul mio navigatore)
Tempo: c.a 2.00 – andata e ritorno
Altitudine minima: 241 m
Altitudine massima: 653 m
(dati EasyTrails)
Voto *****L
Arrivati a Valmadrera, località da dove avrebbe dovuto iniziare la nostra passeggiata, abbiamo parcheggiato l’auto in via Piazza Rossé (notare la contraddizione che ancora non ho capito) dopo che mia sorella, incurante dell’ora avanzata per l’ascesa (in ritardo per gente che va per montagne), giurava di avere visto una pasticceria con esposte delle calde e fragranti brioche, 100 mt prima, e che non sarebbe stato male cominciare la nostra escursione proprio da lì. Dalla pasticceria.
Ignorata, tra mugolii, la sua proposta, abbiamo preso e seguito le comode e chiare indicazioni per il sentiero n.6/Sasso di Preguda, un bel percorso che ci avrebbe accompagnato attraverso boschi e dolci terrazzamenti, alla volta del Sasso di Preguda, alle pendici del Moregallo, incontrando durante la salita una cappella ricavata nella roccia, dedicata alla Madonna, e curiose costruzioni in pietra chiamate “casota”.
Il “monumento naturale” Sasso di Preguda è, di fatto, un grande masso erratico di granito ghiandone, di forma vagamente piramidale, trasportato dall’antico ghiacciaio della Val Masino. Il luogo è reso interessante dal fatto che alla fine del XIX° secolo alcuni contadini costruirono una cappella dedicata a Sant’Isidoro sfruttando la roccia per la parete posteriore della chiesetta. Altra curiosità è una lapide che ricorda Antonio Stoppani posta su un lato del masso.
Veduta dalla chiesetta del Sasso di Preguda. Panoramica dinamica (basta cliccare sulla freccia ed eventualmente pilotare il mouse)
La cosa che invece io preferisco di questo luogo – oltre alla possibilità di sentirsi fuori dal mondo nonostante siamo a pochi passi da casa – è il maestoso panorama che si può tranquillamente ammirare a pochi metri, di fronte alla chiesetta. Un balcone naturale che si affaccia sul lago di Lecco e permette di godere una vista incredibile sul complesso del Resegone, sul monte Barro, sul lago di Annone e via via fino, forse, alla pianura padana. Lo scatto panoramico che abbiamo realizzato credo lo possa far intuire.
Il ritorno è avvenuto in circa 45 minuti, per la stessa strada dell’andata.
Una gran bella passeggiata, relativamente breve, con una vista stupenda, un po’ ripida forse, da fare sicuramente con i ragazzi e che può far parte di una gita più impegnativa che può farvi arrivare al Moregallo o a San Tomaso.