Dici Luppolo e pensi birra: fresca, spumeggiante, aromatica. E’ proprio lui, o meglio, le caratteristiche infiorescenze a cono di questo rampicante invasivo sono il segreto di quel gusto in più che ogni bravo “birrificatore” sa aggiungere alla dissetante bevanda di orzo o frumento fermentato (ma anche di altro cereale!).
L’appellativo di Luertis o Bruscandolo o Asparago Selvatico che dir si voglia, risveglia invece i ricordi di qualche estimatore di mezza età che soleva raccogliere i succulenti e teneri germogli primaverili del Luppolo per apprezzarne il sapore delicato in risotti, frittate o in semplice purezza.
Tante ricette sfiziose ne propongono l’utilizzo al pari degli asparagi ed ultimamente questi germogli stanno ritornando in auge, ma come identificarli?
Per i suddetti getti o germogli primaverili certamente siamo fuori tempo, ma è proprio in questo periodo autunnale che dovremmo “girovagare” per boschi, incolti, o lungo le staccionate ed alzare lo sguardo per scovare le belle infiorescenze coniformi che penzolano dai rami, avvinghiate ad ogni possibile sostegno come piccole lanterne verdi oppure beige se già mature.
Durante i miei ultimi “giri”con Rita spesso ci siamo imbattute in abbondanti grovigli di Luppolo. Memorizzato il luogo per ritornarci in primavera a far scorta di germogli, ci siamo date alla raccolta delle curiose infiorescenze, non certo per aromatizzare la bionda bevanda (per ora non vorrei cimentarmi nella produzione di birre casalinghe!), ma per confezionare cuscini aromatici e soporiferi. Come?
Scopritelo tra le righe di Le piante verdi di zia Ste.
Se invece avete notizie, ricette o ricordi legati al luppolo… qui sotto la finestrella COMMENTO sarà lieta di accogliere ogni vostra proposta!