BILLERI O CRESCIONE PRIMATICCIO
[Cardamine Hirsuta]

Per i giardinieri professionisti e gli amanti del green perfetto sono una vera peste, da estirpare o da eliminare con diserbanti selettivi, non appena spuntano tra i fili di erbetta tenera: rosette dalle foglioline tondeggianti e fiorellini bianchi che si trasformano in minuscoli baccelli (silique) ed esplodono a maturazione o non appena si tenta di estirparle, liberando minuscoli semi rettangolari che appestano il prato non più tanto “inglese”, ma ricco di gustoso Billeri primaticcio. Il gusto delle sue foglioline tondeggianti è una via di mezzo tra quello della rucola e del crescione, tanto da essere noto anche come Crescione Primaticcio.

Le piccole foglioline tondeggianti e l’ultima, posta in cima, asimmetrica  sono ricoperte da minuscoli peli difficilmente percepibili al tatto o al gusto ma ben visibili con una lente d’ingrandimento o se riprese con una macchina fotografica in funzione Macro.

Può essere consumato crudo, non appena la rosetta colonizza terreni fertili, oppure cotto quando  non più tenerissimo. I piccoli fiori danno un tocco gentile e decorativo a insalate, creme di verdura, tartine per aperitivi.

Cotto e mescolato con altre erbe il Billeri arricchisce ripieni per pasta fresca, per torte salate o per involtini di carne; crudo invece aromatizza egregiamente minestre, formaggi, patate lessate o può essere utilizzato come ingrediente principale di un “pesto” dal gusto piccantino.

Per  la sua ricchezza in vitamina A e C, in calcio, fosforo e magnesio, è  sempre stato utilizzato dalla medicina popolare come pianta diuretica e ricostituente. Il succo ottenuto per spremitura della pianta fresca serviva per curare la perdita dei capelli.