Il suo appellativo inglese, dead nettle (ortica morta), fa ben comprendere che si tratta di una pianta inoffensiva, non certo come la vera ortica che invece provoca un sgradevole prurito; dell’ortica ha solo una vaga somiglianza e non appartiene neppure alla stessa famiglia.
Il Lamium purpureum, così come gli altri Lamium, appartiene alla famiglia delle mente e, pur non avendo lo stesso aroma rinfrescante, è un ottimo ingrediente per ripieni, frittate, minestre… Non temete il profumo poco gradevole che emana quando lo si coglie e durante la cottura, il suo sapore sarà invece una sorpresa!
Il colore dei suoi fiori, simili a piccole bocche aperte, che vira dal rosa-viola chiaro al fucsia, attira api mellifere ed insetti e può essere utilizzato per creare cromie in piatti semplici o più raffinati oppure per avvolgere “biglie” di formaggi freschi per un insolito aperitivo.
Succhiando la parte terminale del piccolo fiore, assaporerete una micro gocciolina di nettare dolce, ecco perché è conosciuta anche con il nome di Dolcimele.
Dall’inizio della primavera e per tutta l’estate, la si può trovare in luoghi ombreggiati, lungo le siepi, ma anche in campi coltivati che attendono di essere arati e nel prato di casa.
Per averne sempre a portata di mano, la si può trapiantare in primavera dividendone il ceppo e interrandolo in piena terra o nei vasi da balcone. Dopo la fioritura, la si può tagliare per permetterne un’ulteriore ricrescita rigogliosa.