Le “castagne matte” o “castagne d’ India” sono i semi tondi e lucidi dell’Ippocastano, pianta dal bel portamento molto utilizzata lungo i viali o nei parchi pubblici per la folta chioma e l’esuberante fioritura primaverile. Le belle capsule rotonde e verdastre (il vero frutto), ricoperte da corti aculei, si aprono in due o tre valve e possono contenere uno o più semi: le castagne matte appunto.
Vietato cibarsene perché tossiche per l’uomo data l’alta percentuale di saponine e altre sostanze tossiche.
La tradizione popolare tramanda che un paio di castagne matte tenute in tasca durante il periodo invernale preservino dai malanni di stagione. Le false castagne, opportunamente trattate e pesate, possono variare la dieta di ovini, caprini, bovini e suini. Meglio invece non somministrarle ai cavalli come facevano i Turchi un tempo. L’acqua saponata, ottenuta con la macerazione o la bollitura in acqua piovana delle castagne matte pelate e triturate, si utilizza per sbiancare tessuti ingialliti. Sembra poi che questi semi, infilati in uno spago e appesi negli armadi, possano essere tanto decorativi quanto efficaci antitarme… Provare per credere.