L’ortica è quasi un infestante. La si può trovare ovunque, soprattutto in terreni concimati con letame. Le cimette tenere possono essere raccolte da aprile fino ai primi freddi invernali. Se tagliata alla base ricresce più volte offrendo sempre foglie tenere.
Si colgono solo le ultime 7/8 foglie apicali (preferibilmente di piantine giovani).
Si sa, l’ortica è urticante, ma il fastidioso prurito sembra possa servire per curare reumatismi e dolorini vari. Chi non ne sopporta il fastidio, dovrà per forza munirsi di guanti per la raccolta, oppure lenire il prurito con del bicarbonato umido o gel d’ Aloe vera; anche una foglia di Acetosa o di Piantaggine triturata può essere un valido rimedio d’ emergenza.
Le foglie contengono abbondante clorofilla per questo il succo estratto viene utilizzato per colorare farmaci, cosmetici, dentifrici, così come, sbollentate, possono essere usate per tingere di un bel verde pasta fresca, torte, passati.
Le ortiche possono egregiamente sostituire spinaci ed erbette nella preparazione di risotti, frittate e ripieni. Sono inoltre ricchissime di sali minerali, abbondano di ferro e sono una buona fonte di proteine,contenendone quasi il doppio della soia.
Una volta raccolte, vanno lavate e tuffate in acqua bollente leggermente salata per un paio di minuti. Si scolano e si consumano ripassate in padella con olio e aromi. L’ acqua di cottura non si butta, può essere utilizzate per arricchire minestroni, passati o bevuta a digiuno per un effetto depurativo.
Le foglioline tenere possono anche essere consumate crude se tagliuzzate molto finemente e condite con salse semidense (maionese, salse a base di yogurt, senape…).
E’ curioso sapere che Nabucodonosor, re di Babilonia si nutrì per sette anni di sole ortiche per ritrovare la saggezza perduta. I soldati Romani,invece, per combattere il freddo si urticavano il corpo beneficiando di un effetto riscaldante dovuto alle sostanze irritanti.
Pare che, bere un bicchiere di succo fresco di ortica centrifugata a digiuno sia un ottimo rimedio depurativo, spargerlo sul cuoio cappelluto prevenga le calvizie.
Ai contadini è ben noto l’ utilizzo di ortica triturata mescolata al mangime delle galline per aumentare la produzione di uova così come l’ utilizzo della pianta intera macerata per 12 ore per ottenere un buon antiparassitario naturale contro gli afidi ; prolungando la macerazione per 7 giorni si ottiene invece un ottimo concime per le piante anche se non proprio profumato!
Dall’ ortica si ricavano lunghe fibre ,filate già in epoche passate poi trascurate che danno un tessuto robusto simile alla canapa. Attualmente in Italia stanno tornando i tessuti in ortica, traspiranti come il lino e brillanti come la seta per indumenti naturali freschi o termici a seconda di come viene attorcigliata la fibra su se stessa.