La Rosa Canina è una delle tante specie di Rose selvatiche che si trovano facilmente in tutta la nostra penisola; è un arbusto che può raggiungere anche i 3 metri d’altezza e i suoi rami sono cosparsi di numerose spine uncinate. Con i petali dei bellissimi fiori, che assumono tonalità dal bianco al rosa acceso, si prepara la tanto rinomata acqua di rose, ma possono essere utilizzati anche per ingentilire le insalate o decorare torte e cupcakes. La parte più interessante è il falso frutto o cinorrodo dal bel colore rosso-aranciato, carnoso e di forma ovoidale che matura già a fine estate. Il cinorrodo, tagliato a metà e ripulito dagli acheni pelosi interni, è ricchissimo di vitamina C che mantiene inalterata soprattutto se consumato fresco o essiccato per farne tisane con proprietà ricostituenti e rinforzanti delle difese immunitarie. Ottime sono le marmellate cremose, i liquori aromatizzati, ma anche le maschere schiarenti e leviganti per il viso che si ottengono con la polpa di questo falso frutto. I veri frutti, gli acheni pelosi, sono irritanti per l’intestino e di conseguenza dello “sbocco finale” dello stesso… ecco perché la Rosa Canina è conosciuta in più regioni col nome dialettale di “Grattacù”. Si dice poi che i bambini più bricconcelli usassero confezionare con questi semini pruriginosi “pallottoline” irritanti da far scivolare nella schiena degli amici poco graditi. Sembra che alla radice di questa rosa venisse attribuito un effetto antirabbico: da qui l’aggiunta del termine Canina.