Nell’agosto del 1818 Stendhal si dedicò ad esplorare per qualche giorno paesi e paesaggi della Brianza. Questo passaggio, che parla dal Lago di Pusiano, è tratto dal suo Diario del Viaggio in Brianza
27 agosto 1818
Ci imbarchiamo per l’isola del lago di Pusiano*. È più grande di quanto credessimo; è piattamente coltivata senza alcun ornamento. Al centro c’è un rialzo sostenuto da muri. Luoghi così belli in mano a ricchi borghesi sarebbero sistemati all’inglese e diventerebbero incantevoli; Invece si può dedurre, dall’aspetto selvaggio dell’isola, che essa appartiene ad un nobile.
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Dall’isola siamo andati allo sbocco approntato per il Lambro che, quando è in piena, defluisce nel lago. Da lì ad un nuovo canale che passa sotto la casa attraverso una bella galleria.
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Da lì all’Osteria Nuova, dove un bicchiere di vino mi inebria leggermente per tutto il resto della mattinata. Abbiamo visto un canale che viene dal lago di Alserio e va al Lambro, poi uno sfioratore del lago di Pusiano che si getta anch’esso nel Lambro. La nostra barca ha costeggiato il lato meridionale del lago. Fra i giunchi abbiamo colto dei bei fiori bianchi, e un fiore giallo chiaro che ha qualcosa di egiziano. Abbiamo pranzato all’una con Vismara seduto di fronte a Madalenin, che faceva andare quello strumento che canta dipanando della finissima seta. Piove.
Arrigo Beyle, detto Stendhal
*l’Isola dei Cipressi.