Inverno, pericolo malanni.
Nell’antica Brianza questa era la formula che migliorava l’efficacia dei rimedi contro la febbre dei malanni cronici; il malato non doveva recitarla solo, ma accompagnato da qualcuno di provata fede e devozione
“Te segno da parte di Dio
E della Vergine Maria
Et santo Gilio
Et santo Santino
Febre quartana
Febre terzana
E febre continua
E febre di ogni dì
Disparteti
Come fa la notte e il dì”
Qualora non avesse funzionato non sarebbe rimasta altra scelta che andare a digiuno in chiesa per sette mattine dicendo sette Pater e sette Ave Maria.