“Giro del lago di Garlate utilizzando buona parte della ciclopedonabile che gli gira intorno. Negli occhi ancora la straordinaria giornata di sole domenicale e la bella camminata, ma 15 km li abbiamo sentiti tutti; il giorno dopo gambe di legno e magnesio/potassio ai minimi sindacali, camminavamo e ci muovevamo come Pinocchio. Forse meglio farselo in bici. Ma non ne siamo sicuri.”
IL NOSTRO PERCORSO
Parcheggio: Pescate, parcheggio sul lago, vicino al Caffè Pasticceria Zenzero e Cannella (via Roma 57)
Partenza: Pescate, parcheggio a contatto con la ciclopedonabile
Distanza in piano: 15 km
Tempo totale: ore 3:30 circa (camminando lemme lemme), visita al Museo della Seta esclusa
Difficoltà: facile facile
Altitudine minima: 178 m
Altitudine massima: 234 m
(dati Easy Trails)
Voto:*****
Mappa © OpenStreetMap contributors
Il percorso è caratterizzato da un territorio di grande interesse paesaggistico, naturalistico, storico e artistico. Normalmente chi decide di venire da queste parti si fa il tour sia del lago di Garlate che di Olginate. Ma noi siamo exploratori non atleti e abbiamo optato per il giro del solo lago di Garlate!
Partenza dal Caffè Pasticceria Zenzero e Cannella (via Roma 57), a Pescate, una scelta che si è rivelata indovinata vista la quantità veramente paranormale di brioche presenti sul posto. Non pensavamo che tante brioche potessero convivere contemporaneamente nello stesso spazio!
Quindi partiti da Pescate ci siamo fatti, a passo d’ “exploratore”, l’intero anello del lago di Garlate, per ritrovarci poi allo stesso punto di partenza stanchi e affamati, ma contenti perché il giro si era confermato facile nel percorso (amiamo i dislivelli vicini allo zero!), con fantastica vista sulle montagne e il lago e vario negli interessi e nelle proposte.
Per organizzare il percorso consigliamo il simpatico sito dedicato alla ciclopedonabile (www.fiab-leccociclabile.it) che corre intorno ai due laghi, dove potete scaricare un comodo PDF alla pagina http://fiab-leccociclabile.it/site/wp-content/uploads/2015/05/ciclopedonale (che la descrive per intero, lago di Olginate compreso).
Lungo il percorso che abbiamo preso all’inizio in direzione sud, quindi seguendo l’anello della ciclopedonabile con il lago sulla sinistra, abbiamo incontrato luoghi, persone e cose di grande interesse: dal bel Museo della Seta Abegg, con macchinari in ottimo stato di conservazione e perfettamente funzionanti, alla liberty Villa Carmen sfiorata dai resti di una fortificazione Viscontea.
Museo della Seta
Una volta preso il ponte dopo la diga e raggiunta la riva opposta, abbiamo svoltato nella prima via a sinistra dopo Via dell’Industria, per riprendere il nostro percorso e raggiungere, dopo aver superato l’area del Camping Rivabella, lo strafamoso paesino di Pescarenico tanto caro al Manzoni, dove però la pista al vecchio borgo si interrompe.
Pescarenico con il Resegone alle spalle
Nessun problema perché superate le vecchie vie del paesino abbiamo raggiunto il ponte Azzone Visconti, con la suggestiva vista sull’Isola Viscontea e, ripassati di nuovo sulla riva opposta, ci siamo gustati di nuovo la vista impagabile di Pescarenico, questa volta con lo sfondo del Resegone, per poi ritornare al punto di partenza del nostro tour.
In conclusione: bella passeggiata specialmente se compiuta durante una giornata tersa, un giro che non ti aspetti, magari un filo lungo (cosa soggettiva, comunque), ma estremamente piacevole se avete voglia di camminare, se avete passeggini e bambini o siete canemuniti. Consigliato.