“Lainate, un giardino pieno di elementi architettonici, di proprietà del duca Litta… mi è piaciuto … Conviene guardarsi bene dal passeggiare soli, il giardino è pieno di getti d’acqua fatti apposta per inzuppare gli spettatori. “Posando il piede sul primo gradino di una certa scala, sei getti d’acqua mi sono schizzati tra le gambe” (Stendhal)
Stendhal si riferisce alla Villa Visconti Borromeo Litta, una villa risalente al XVI secolo, situata in Lainate, conosciuta ed apprezzata, in particolar modo, per il suo Ninfeo.
Fu il Conte Pirro I Visconti Borromeo – intorno al 1585 – a ideare il complesso, ispirandosi alle ville medicee. Il Conte fece realizzare i giardini e costruire il Palazzo delle Acque, più comunemente conosciuto come Ninfeo, come spazio di “rappresentanza” per le sue attività. Ciò permise alla residenza di essere al centro di grandiose feste e ricevimenti, diventando anche importante luogo di incontro per artisti e intellettuali.
Noi ci siamo stati, dopo anni che rimandavamo, in una calda giornata di settembre.
La villa di per sé è bella, come molte altre, e discretamente conservata. E’ il Ninfeo che, ricco di interessanti mosaici e soprattutto funzionante come allora, la rende unica. Il tutto, come spesso capita, affidato all’impegno di volontari.
Quello che rimane – noi ci siamo limitati alla visita del Ninfeo e del giardino – è la sensazione di aver avuto a che fare con una straordinaria Gardaland ante litteram, e probabilmente di questo si tratta: uno scherzo, un gioco, una bizzarria architettonica. Abbiamo incontrato una bizzarria come può essere il suggestivo e misterioso parco di Bomarzo nel Lazio, quello dei mostri tanto per intenderci.
Questo non vuole sminuire il luogo, Il posto è strameritevole di una visita, si è guadagnato il titolo di PARCO PIÙ BELLO D’ITALIA 2016 e ha ottenuto recentemente il Certificato di Eccellenza di Tripadvisor.
L’entrata al Ninfeo, e alla visita guidata dei suoi giochi e scherzi d’acqua, costa 10 euro e dura circa 90 minuti, ma li vale tutti. I ragazzini poi si divertiranno moltissimo, anche perché sapientemente coinvolti dalle guide.
L’organizzazione non vogliamo commentarla, perché forse ha risentito del notevole afflusso di persone (ma è il giardino più bello d’Italia, no? dovrebbero aspettarsela una certa affluenza di pubblico), le informazioni sul posto non sono chiarissime e almeno una scritta “Biglietteria” sarebbe necessaria. Voto 10 , invece, ai volontari e alla nostra guida (che partecipava attivamente ai giochi d’acqua, dimostrando passione e interesse per quello che mostrava) e 10+ al Ninfeo, luogo unico nel suo genere.
Se poi a qualcuno rimane del tempo, nella zona c’è il museo dell’Alfa Romeo.
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